giovedì 14 febbraio 2013

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (76)

IL MIRACOLO GRECO Questi popoli furono i produttori dei tre paradigma culturali fondamentali dell'uomo: la VERITA’ RIVELATA (civiltà dell'Antico Oriente e Grecia arcaica) (Frankfort, 1959: 262), la VERITA’ SCOPERTA (Grecia classica e Rinascimento), la VERITA’ COSTRUITA (Rivoluzione Industriale). I greci non citarono mai le fonti da cui avevano appreso le conoscenze. Poiché anche i semitici babilonesi non fecero menzione della civiltà che li precedette, quella sumerica, da cui avevano mutuato tutti gli elementi necessari per costruire la loro civiltà e di cui rimaneva traccia in ogni aspetto della loro organizzazione sociale, della loro cultura e, non per ultimo, della loro lingua, dobbiamo concludere che questo era un atteggiamento tipico del mondo antico, che mutuava da altre civiltà, ma non ne indicava le fonti, non per malizia, ma solo perchè non lo riteneva necessario. Così abbiamo gli errori nella valutazione storica: i babilonesi non ci parlarono dei sumeri e noi per lungo tempo abbiamo ritenuto che la civiltà più antica nella storia dell'uomo fosse quella di Babilonia. Gli egiziani non ci parlarono dei babilonesi e noi per lungo tempo abbiamo ritenuto che l'Egitto fosse stato il più luminoso esempio di civiltà nel mondo antico. I greci non citarono le fonti da cui appresero i rudimenti del sapere e noi per lungo tempo, e forse ancora tutt'ora, almeno per alcuni, abbiamo ritenuto che fossero la meraviglia del mondo, gli iniziatori, i creatori, dal nulla, di tutte le basi fondamentali su cui è costruita la civiltà Occidentale. Ora noi sappiamo che essi furono i continuatori, ad un altro livello, di un sapere che affondava le sue radici nella notte dei tempi: uomo primitivo, sumeri, babilonesi, egiziani. assiri, ittiti, persiani (Farrington, 1982: 19-20). " E' puerile ritenere che la scienza sia incominciata in Grecia; il miracolo greco fu preparato da un lavoro di millenni in Egitto, Mesopotamia e possibilmente in altre regioni. La scienza greca fu più un revival che un'invenzione. "... Fu un male nascondere le origini orientali senza le quali le conquiste elleniche sarebbero state impossibili " (Sarton, 1953: IX). "La scoperta dei testi sumerici contenenti proverbi e favole, ai quali non è stato dato finora sufficiente rilievo, costituisce una vera e propria rivelazione, perchè anticipa nella tipologia e talvolta nei concetti un genere che credevamo nato in Grecia e poi irradiato a Roma e nell'Occidente. " Ecco dunque i predecessori di Esopo, di Fedro, di La Fontaine, di Trilussa. E vi sono alcuni particolari specifici, come l'assumere a protagonisti gli animali e a farli parlare come esseri umani, così stringenti da rendere necessaria l'ipotesi di un collegamento diretto con la Grecia, cioè di un'ispirazione orientale del genere e delle sue componenti. Quale sia stata la via di connessione resta per ora difficile da dimostrare, ma certo non v'è che l'imbarazzo delle ipotesi: attraverso le colonie mesopotamiche in Anatolia, le città costieri di Siria e Palestina, i porti egiziani, correva un flusso di merci e di cultura che appena oggi incomincia a intravvedere nella sua vastità e complessità. "Il fatto è di particolare importanza, perchè mostra quanto superficiale sia il concetto tradizionale del 'miracolo greco' come civiltà sorta dal nulla: tanto dall'Egitto, invece, quanto della Mesopotamia, la Grecia ricevè linfe vitali, di cui sempre più emerge la consistenza e la rilevanza. Ma un 'miracolo' vi fu pure, anche se di natura diversa e questo soprattutto bisognerebbe mettere in luce: sulla base delle rinnovate e allargate conoscenze relative alle antiche civiltà orientali; l'originalità greca si definisce non per averne ignorato i contenuti, nè per averli rinnegati... bensì per aver saputo progressivamente scindere in autonomia da esse la riflessione razionale sull'universo e la libera creazione dell'arte " (Moscati, annali: 172-73). E questo era lo sviluppo naturale dell'evoluzione dei livelli di struttura mentale. Le civiltà orientali avevano prodotto, in via filogenetica, il primo paradigma culturale che la storia conosca, il primo livello di struttura mentale, e la Grecia partiva, in via ontogenetica, da questa realtà, che aveva assorbita e fatta sua attraverso i contatti con questi popoli (Lloyd, 1979: 229-33). CONTINUA www.franco-felicetti.it

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