venerdì 8 febbraio 2013

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (75)

I GRECI EREDI DELLE GRANDI CIVILTA’ DELL’ANTICO ORIENTE Tra il mondo antico orientale e il mondo greco non ci fu rottura, ma una lenta evoluzione, in senso filogenetico, dei livelli di struttura mentale dell'uomo. I greci delle colonie greche dell'Asia Minore furono gli eredi delle grandi civiltà del mondo antico orientale. "Che la scienza greca, come la civiltà greca nel suo insieme, fosse fortemente indebitata alle più antiche civiltà del Vicino Oriente è ormai certo " (Farrington, 1980: 13). In effetti, le città costiere ioniche costituivano il punto di incontro della summa di tutte le esperienze e di tutte le conoscenze che l'umanità aveva accumulato fino a quel punto (Rhode, 1925: 362). Essi aggiunsero solo quello che era originale allo spirito greco: la voglia di conoscere, di sapere (Guthrie, 1986: 85). E, per loro, la conoscenza si acquisiva solo in due modi: o essendo presenti sul posto o attraverso il racconto di testimoni oculari. Sin dai tempi di Omero e di Esiodo, si pensava che la conoscenza fosse riservata solo agli dei perchè essi erano presenti in ogni luogo e, quindi, 'vedevano tutto'. L'uomo non aveva questa capacità di ubiquità e, allora, riceveva la conoscenza dagli dei. Ecco perchè i greci intraprendevano viaggi in tutto il mondo conosciuto. Per acquisire conoscenze, essi dovevano vedere. "Di Solone... Erodoto racconta che, dopo aver dato le leggi agli ateniesi, si mise a viaggiare per il mondo unicamente a scopo di teoria, e cioè solo per vedere il mondo: e fu, quindi, il primo a cercare di realizzare l'ideale di conoscenza rappresentato dalle Muse di Omero" ( Snell, 1963: 422-23 ). I greci fecero un po' come faranno più tardi gli inglesi, che diventeranno dei globetrotters per vedere le conquiste degli altri popoli. I greci andarono alla scuola del mondo da alunni, e il mondo allora conosciuto era l'antico oriente, per diventare maestri e produrre "il miracolo greco". Gli inglesi andranno alla scuola del mondo, da alunni, e il mondo allora importante sarà il resto dell'Europa, per diventare maestri e produrre una nuova civiltà: QUELLA INDUSTRUALE. I greci furono grandi viaggiatori (il grand tour degli inglesi). Tutti i principali pensatori della Ionia e della Grecia fecero il loro viaggio nelle terre delle antiche civiltà (babilonia ed Egitto) e all'interno della possente civiltà nascente: la Persia. Essi vi andarono da alunni con lo scopo programmato di conoscere il mondo e di apprendere tutto (proprio come faranno gli inglesi più tardi). Essi ebbero il vantaggio di non essere condizionati dalla psicologia collettiva del paradigma culturale esistente e, quindi, il loro apprendimento poté essere un apprendimento critico. Da neofiti, essi sottoposero tutto al vaglio critico della ragione e videro tutto ciò che coloro i quali vivevano all'interno del paradigma non riuscivano a vedere. I greci furono originali, non perchè furono gli iniziatori delle conoscenze dell'uomo, ma perchè seppero prima apprendere, oggi ne siamo sicuri, da bravi scolari, tutto ciò che si era prodotto fino a quell'epoca, e poi seppero utilizzare quelle conoscenze per darvi un nuovo ordine e stabilire nuove connessioni con gli strumenti di pensiero che nel frattempo avevano maturato: ecco la loro originalità, che sarà poi anche l'originalità degli italiani del Rinascimento e degli inglesi della Rivoluzione Industriale. CONTINUA www.franco-felicetti.it

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