mercoledì 23 febbraio 2011

ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI 5

IL CONTRIBUTO DELLA CIVILTA' GRECA

1) LA FORMULAZIONE DEL PENSIERO RAZIONALE

I Greci superarono il livello mentale delle civiltà dell' Antico Oriente. Mentre queste erano civiltà pre-logiche, i Greci raggiunsero la logica.
Dove le civiltà dell'Antico Oriente utilizzarono la fantasia (mito), i Greci misero la ragione. Essi costruirono gli strumenti del pensiero razionale uno per uno attraverso un'evoluzione costante durata all'incirca tre secoli.

2) IL METODO DELLA DISCUSSIONE E LA FILOSOFIA

L'uomo greco amava andare alla ricerca della conoscenza (filosofia = amore per la conoscenza) e, per farlo, si avvaleva di uno strumento che era caratteristico alla sua stirpe: la discussione.

La discussione stessa, come metodo, per i Greci era fonte di conoscenza e l'agorà era il luogo dove essa si svolgeva con il concorso di tutti gli uomini liberi.

Pericle disse che tutta la loro civiltà era fondata sulla discussione. Discutere, per Pericle, non significava perdere tempo e allontanare il momento dell'azione, ma significava prendere decisioni più coscienti perchè si sarebbero esaminati i pro ed i contro di ogni azione.

I Greci pensavano che la conoscenza poteva essere insegnata. Nelle civiltà dell'Antico Oriente erano esistite scuole dove si insegnava la tecnica della scrittura o della matematica, ma solo con i Greci troviamo scuole dove si insegna la conoscenza.

Che cos'è il bello, che cos'è la verità, che cos'è l'arte, che cos'è la giustizia, che cos'è l'amicizia, che cos'è la vita buona.
Sono domande a cui i Greci tentarono di dare una risposta attraverso il metodo della discussione.

3) IL CONCETTO DI SCIENZA

La scienza greca non è fondata sull'osservazione della natura, ma è fondata sul ragionamento deduttivo. I Greci avevano imparato a sviluppare un ragionamento rigorosamente logico. Date certe premesse si raggiungeva, attraverso una dimostrazione rigorosamente logica, sempre un risultato che era coerente e consequenziale a quelle premesse.

La premessa era una verità indimostrabile (assioma), ma data per certa. Attraverso un ragionamento logico-matematico si dimostrava un risultato che era vero e certo in riferimento alla premessa.

Oggi sappiamo che quella greca non era vera scienza. Tuttavia, il ragionamento deduttivo è uno strumento fondamentale nella ricerca scientifica odierna.

4) LA DEMOCRAZIA

La democrazia è la grande conquista della Grecia classica. Solo un popolo, che aveva maturato i principi di libertà ed eguaglianza tra i cittadini e che privilegiava il metodo della discussione, come ricerca della verità, poteva svilupparla come concetto.

Il principio fondamentale della democrazia è che il potere appartiene al popolo (il termine democrazia è composto da demos, popolo, e cratia, potere), che lo gestisce attraverso magistrati eletti, per un breve periodo, dall'assemblea di tutti i cittadini (Ecclesia).

Gli strumenti della democrazia sono: 1)la discussione, che consente di dibattere i problemi in modo da raggiungere la decisione più efficace con il concorso di tutti; 2)la regola della maggioranza, che garantisce ai più (la maggioranza) di affermare il proprio punto di vista e alla minoranza di aver contribuito in qualche modo, con il proprio dissenso, a migliorare la decisione ed, infine, 3) la più completa libertà di esprimere il proprio pensiero.

venerdì 4 febbraio 2011

ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI 4

IL CONTRIBUTO DEGLI EBREI

1) L'IDEA DI UN DIO UNICO
Gli Ebrei erano un popolo nomade e senza pace. Un popolo errante nel corso dei millenni. Nel terzo millennio a.C. lasciò la Mesopotamia, sotto la guida di Abramo, per raggiungere la terra promessa.

Nel secondo millennio a.C. dall'Egitto, dove viveva come schiavo, fu riportato da Mosè di nuovo nella terra promessa. Verso la metà del primo millennio a.C. fu riportato, schiavo, nella Mesopotamia da Nabucodonosor (cattività babilonese). Infine, nel primo millennio d.C. sarà disperso (diaspora) dai Romani.

Gli Ebrei erano un popolo errante senza pace che, però, ha sempre avuto presente l'idea della terra promessa, ma, quando la raggiungeva conquistandola, non si è mai prodigato abbastanza per conservarla nel tempo. La terra, in effetti, per gli Ebrei, non era un elemento fondamentale. Contrariamente agli altri popoli che avevano dèi il cui culto era legato ad un territorio specifico, essi avevano maturato l'idea di un Dio unico, che non apparteneva a questo mondo terraqueo e, perciò, era presente in ogni luogo e, quindi, il territorio non era essenziale per il suo culto.

Fu questa idea di un Dio unico, eterno, creatore di ogni cosa ed immutabile, in quanto non appartenente al mondo terraqueo, che fece del popolo ebreo un popolo eletto.