venerdì 4 febbraio 2011

ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI 4

IL CONTRIBUTO DEGLI EBREI

1) L'IDEA DI UN DIO UNICO
Gli Ebrei erano un popolo nomade e senza pace. Un popolo errante nel corso dei millenni. Nel terzo millennio a.C. lasciò la Mesopotamia, sotto la guida di Abramo, per raggiungere la terra promessa.

Nel secondo millennio a.C. dall'Egitto, dove viveva come schiavo, fu riportato da Mosè di nuovo nella terra promessa. Verso la metà del primo millennio a.C. fu riportato, schiavo, nella Mesopotamia da Nabucodonosor (cattività babilonese). Infine, nel primo millennio d.C. sarà disperso (diaspora) dai Romani.

Gli Ebrei erano un popolo errante senza pace che, però, ha sempre avuto presente l'idea della terra promessa, ma, quando la raggiungeva conquistandola, non si è mai prodigato abbastanza per conservarla nel tempo. La terra, in effetti, per gli Ebrei, non era un elemento fondamentale. Contrariamente agli altri popoli che avevano dèi il cui culto era legato ad un territorio specifico, essi avevano maturato l'idea di un Dio unico, che non apparteneva a questo mondo terraqueo e, perciò, era presente in ogni luogo e, quindi, il territorio non era essenziale per il suo culto.

Fu questa idea di un Dio unico, eterno, creatore di ogni cosa ed immutabile, in quanto non appartenente al mondo terraqueo, che fece del popolo ebreo un popolo eletto.

Nessun commento: