lunedì 18 giugno 2012

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (59)

L’UOMO DELL’ANTICO ORIENTE E’ COME UN BAMBINO DI 7/8 ANNI DI OGGI: PRE-LOGICO O PRE-OPERATIVO

Le civiltà dell'Antico oriente non andarono mai oltre il livello pre-logico o pre-operativo; anzi, esse rimasero al di qua di questa soglia in qualsiasi branca del sapere.

Saperi di cui esse stesse avevano posto le basi e che avevano sviluppato secondo le proprie capacità e possibilità. Queste civiltà possedevano la capacità di accumulare conoscenze, ma non erano in grado di riflettere su di esse e, quindi, di organizzarle razionalmente per costruire sistemi.

Esse pensavano problema per problema. Esse erano, in senso filogenetico, allo stadio ontogenetico del bambino moderno che "non edifica sistemi: ne ha di inconsci e di preconsci, e in tal caso non sono formulabili nè formulati, e soltanto l'osservatore esterno può individuarli; mentre egli non ' riflette ' mai su di essi.
“In altre parole, pensa concretamente, problema per problema, man mano che la realtà gliene propone, e non collega mai le proprie soluzioni a teorie generali che manifesterebbero i principi" (Piaget, 1967: 69).

Nell'esperienza storica di queste civiltà "vi sono indubbiamente sia calcoli astronomici e matematici, sia diagnosi e ricette mediche: val le pena domandarci se nel formulare quelli e queste, gli uomini furono o meno coscienti di fare scienza?

“Ne fecero, in ogni caso, anche se non la teorizzarono come tale. Si dirà piuttosto che appunto di questa teoria furono privi: esiste il pensiero, ma non la riflessione sul pensiero. Per questo dovremo attender la Grecia " (Moscati, 1978: 303).

In tutti i campi, esse non seppero andare al di là della necessità immediata e contingente. La finalità ultima per loro era la risoluzione del problema quotidiano e non la riflessione su quanto avevano fatto o realizzato.
Esse erano soddisfatte nel sapere che una nuova tecnica "serviva a..." e non andarono alla ricerca del perchè di essa. La nuova struttura economica e sociale, che esse avevano inventato e creato dal nulla, richiedeva conoscenze che consentissero loro di tenere conto, in qualche modo, di tutte le attività produttive, che si svolgevano nella vita quotidiana, e di tutta la problematica dei rapporti interpersonali nell'ambito della struttura sociale.

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