lunedì 11 giugno 2012

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (58)

L’UOMO DELLE PRIME CIVILTA’ NON HA COSCIENZA DI SE’ E ATTRIBUISCE TUTTO AL DIO

" I primi uomini, ne siamo convinti, non mancavano nè della curiosità, nè della inventività necessaria per creare e costruire strumenti tecnici; piuttosto la loro curiosità e la loro inventività, sotto la pressione della necessità, si limitava ad uno spazio molto ristretto, delimitato, generalmente, dal semplice soddisfacimento dei bisogni immediati che erano quelli della sussistenza e, quindi, della sopravvivenza.

“Se gli strumenti tecnici rendevano possibile questa soddisfacimento, essi non trovavano una ragione valida per migliorarli. Così si affermò la tradizione che gli strumenti tecnici erano perfetti e quindi si sbarrò il passo all'innovazione...
“Almeno altri due fattori, oltre alla tradizione, contribuirono all'inaridimento dell'inventività.. Essi erano inclini a credere che l'invenzione e perfino l'abilità tecnica fosse opera di un dio.

“Più complesso era il processo tecnico e più questa inclinazione si affermava...; strettamente connessa a questa inclinazione c'era l'incapacità a percepire la relazione tra la conoscenza fattuale e il progresso tecnico.

“I primi uomini hanno accumulato una grande quantità di conoscenze, lentamente e nel tempo, ma essi non capirono che il benessere è basato sull'applicazione di questa conoscenza alla manipolazione della natura...

“Fin dove questi fattori, come la tradizione, hanno influenzato l'uomo delle prime civiltà, è spiegabile perchè per un lunghissimo periodo di tempo il progresso tecnico fu quasi impercettibile " (Turner, 1941: 73-74).

L'affermazione di questa psicologia segna il limite del livello di struttura mentale raggiunto da queste prime civiltà. Un limite che esse non seppero superare nella loro storia millenaria.

Esse avevano raggiunto il loro massimo paradigma psicologico-culturale, entro il quale l'umanità sarebbe rimasta indefinitivamente se non ci fossero stati altri popoli che, dopo aver fatto proprio tutte le conoscenze prodotte da queste civiltà, avessero elaborato un nuovo paradigma e quindi un nuovo livello di struttura mentale.

CONTINUA
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