sabato 17 marzo 2012

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (49)

L’UOMO FORMA LE PRIME GRANDI CIVILTA’(1)

Ma il processo mentale si era concluso, anche se in un arco di tempo di 4000 anni circa. La nuova struttura mentale lo rendeva capace di applicare questo processo ad altre invenzioni o scoperte, ma non attraverso il ragionamento logico, ma attraverso il ragionamento transduttivo, cioè, come analogia immediata. L'analogia immediata era la forma di pensiero che aveva sviluppato nel corso del tempo.

"Gli egiziani, per esempio, credevano nell'immortalità e così seppellivano i loro morti con vestiti, utensili, gioielli ed altre cose che potevano essere utili nell'al di là. Il loro ragionamento era che, poichè questi articoli erano richiesti nella vita terrena, essi erano necessari anche nell'al di là " (Kline, 1964: 25).
Così il tempo intercorrente tra un'invenzione e l'altra si ridusse moltissimo. La cottura, ad alta temperatura, della terracotta portò alla fusione del rame (che era già usato come minerale) più o meno nello stesso periodo.

Nell'arco di un millennio circa si creò l'ossatura principale di una civiltà nuova nella storia. Le invenzioni e le scoperte si susseguirono a cascata ( Birdsall-Cipolla, 1980 ). "Dopo la scoperta della fusione dei metalli, si accumulò tutta una serie di nuove invenzioni e si acquisirono nuove tecniche con l'esuberanza di un mondo nuovo in fermento" (Hawkes-Wooley, 1963: 564).

Ma era un mondo che aveva già raggiunto il suo apice, il suo massimo sviluppo intellettuale e quello tecnico organizzativo. Questo massimo sviluppo l'aveva raggiunto quando aveva dato vita ad una civiltà mai vista nella storia.
Dopo di che è entrato in una fase di stagnazione intellettuale e materiale che sarebbe potuta durare indefinitivamente se non ci fossero stati altri popoli (il proletariato esterno di Toynbee) che, facendo proprio il patrimonio elaborato da queste prime civiltà, maturavano, attraverso una propria ed originale rielaborazione, un nuovo livello di struttura mentale.

" Ciò che può essere definita la prima rivoluzione industriale nella storia umana era terminata prima del 2500 avanti Cristo. Fu una rivoluzione che era iniziata con l'invenzione della agricoltura e le tecniche che essa aveva elaborato, le quali si svilupparono in quel grande periodo delle invenzioni che abbraccia i due millenni prima del 3000 avanti Cristo e che, poi, con miglioramenti tecnici e di scala piuttosto che con innovazioni fondamentali, continuò fino al 2500 avanti Cristo.

Ma dopo quella data, incominciò la stagnazione e, per molti secoli, si fecero solo lievi progressi. Non solo i progressi fondamentali cessarono per un lungo periodo, ma anche le tecniche, le cui idee di base erano state elaborate precedentemente e che, con un altro piccolo sforzo, che a noi sembra ovvio, avrebbero potuto creare grandi miglioramenti, non conobbero alcun progresso fino al medioevo " (Lilley, 1948: 15-16).

Raggiunta la grande conquista della rivoluzione agricola, che le aveva fatte uscire dal nomadismo e dalla polverizzazione dei gruppi sociali per istituire una civiltà sedentaria, esse non seppero aggiungervi altro.

Esse avevano prodotto il loro massimo paradigma culturale ed intellettuale, all'interno del quale rimasero per tutto il resto della loro storia. Per andare oltre, esse avrebbero avuto bisogno di nuove energie, non condizionate, che sapessero elaborare un nuova sintesi, un nuovo paradigma, dalle conoscenze che esse stesse avevano accumulato nel frattempo.

Ma esse subivano, dall'interno, i condizionamenti del paradigma. Solo un nuovo popolo poteva elaborare una nuova sintesi, i cui elementi erano già belli e pronti, e questo popolo doveva essere quello greco.

"Gli egiziani, come è noto, non possedevano il dono della concettualizzazione e questo li distingue da quei naturali generalizzatori che furono i greci, i quali non potevano collegare due fatti senza creare una nuova teoria" (Green, 1989: 87).
Tutte le conoscenze tecniche, matematiche e culturali in genere, prodotte da queste prime civiltà, servirono ai greci per elaborare il nuovo paradigma, il nuovo livello di struttura mentale: il pensiero logico concreto.

CONTINUA
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