lunedì 26 dicembre 2011

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (35)

L’IMPORTANZA DEL SISTEMA POLITICO NELLA CRESCITA DELL’UOMO

Il sistema politico ha giocato un grande ruolo nella realizzazione di questo processo. Esso era favorito in quelle società che garantivano all'individuo la libertà di essere e di agire (Popper, 1973: 19; Hume, 1963: 116)

Non sorgeva, o si inaridiva, in quelle società che comprimevano (o negavano) la sua libertà di autorealizzazione. Il ruolo della potenza politica, invece, sembra sia stata irrilevante. Infatti "la cultura greca fiorì prima e dopo che le piccole città-stato ebbero la loro breve era di gloria militare.

“Gli italiani diedero il loro contributo quando le loro città erano lacerate dalla guerra civile ed erano in gran parte sotto il dominio di altre nazioni"(Muller,1952:70).
L'Inghilterra lo diede quando ancora lottava per risolvere i suoi problemi istituzionali all'interno e cercava un proprio spazio all'esterno nella sua eterna lotta contro la potenza militare dominatrice dell'epoca: la Francia.

Il passaggio da un livello all'altro era "molto più complesso di una pura e semplice identificazione" (Piaget, 1967: 51). Il popolo, che aveva raggiunto l'ultimo livello, era incapace di raggiungere il successivo. Per poterlo fare, esso avrebbe avuto bisogno di una maggiore capacità di rielaborazione delle conoscenze che esso stesso aveva prodotto.

Questa incapacità lo rendeva non suscettibile di ulteriore sviluppo e lo faceva entrare in una fase di stagnazione indefinita. Il processo si bloccava finchè non si iniziava di nuovo con un altro popolo o civiltà esterna, dotata di una grande capacità ricettiva e della duttilità mentale necessaria per compiere la nuova sintesi.

Nel mondo classico, questo popolo era un popolo barbaro (il proletariato esterno di Toynbee), che premeva sulle frontiere della civiltà. Nel mondo moderno, invece, era un popolo, che -pur partecipando della stessa civiltà- era rimasta indietro nello sviluppo, ma conservava intatte le sue potenzialità per fare un nuovo balzo in avanti (Kroeber,a Roaster of civilazation: 234), come è stato il caso dell'Inghilterra nell'ambito della civiltà europea.

Nel mondo classico, questo processo avveniva a livello di psicologia collettiva (civiltà, nazione, stato). Nel mondo moderno, sotto i colpi incalzanti della nuova massa di conoscenze accumulate in tutti i campi e la sua organizzazione attraverso il metodo scientifico, questo processo si verifica a livello di psicologia di gruppo (branca del sapere).

Nel campo della scienza moderna, per fare un esempio, quando una teoria scientifica, o paradigma, non risponde più alle esigenze della ricerca, la scienza, a cui quella teoria si riferisce, entra in crisi finchè non viene fornito un nuovo paradigma.

Tuttavia, questo nuovo paradigma, anche se anticipato da molto tempo, viene riconosciuto ed accettato solo quando il vecchio viene manifestamente ed universalmente dichiarato in crisi.

Di solito, il nuovo non sorge fintanto che il vecchio è ancora valido in qualche modo. "Quale sia la natura dello stadio finale - come avvenga che un individuo inventi (o trovi di aver inventato) un modo nuovo di dare ordine ai dati ora raccolti tutti insieme - rimane per ora inscrutabile e può darsi che lo rimanga per sempre.

“Possiamo notare soltanto una cosa in proposito: coloro che riescono a fare questa fondamentale invenzione di un nuovo paradigma sono quasi sempre o molto giovani oppure sono nuovi arrivati nel campo governato da quel paradigma che essi modificano.

“Forse non c'era bisogno di rendere esplicito questo: è ovvio, infatti, che sono quelli gli uomini, i quali, proprio perchè sono solo scarsamente condizionati dalle regole tradizionali della scienza normale da parte della precedente attività, hanno una maggiore probabilità di vedere che quelle regole non servono più a definire problemi risolvibili e di concepire un altro insieme di regole che possano sostituirle " (Kuhn, 1969: 117).

CONTINUA
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