sabato 1 marzo 2008

L’EURO E L'IDEA DI EUROPA

L’euro, il simbolo della nuova Europa che rinasce dopo un lunghissimo periodo di PARTICOLARISMO NAZIONALE, sta conquistando il primato nel mondo come moneta forte e credibile per essere una convincente MONETA DI RISERVA.

In quest’ultima funzione sta spodestando il dollaro, il famoso biglietto verde americano. Già alcuni Stati hanno fatto questo passo. Altri lo faranno man mano che l’Europa si muoverà verso il suo ultimo traguardo: l’UNITA’ POLITICA.

Quando questo avverrà, l’Europa aprirà un nuovo capitolo nella storia dell’uomo e nella leadership della civiltà occidentale. Nel tempo, gli Stati Uniti diverranno una potenza di secondo rango come l’Europa lo è stata per quasi un secolo.

Fino a poco tempo fa erano gli europei che aspettavano i turisti americani che portavano dollari, la moneta più appetita nel mondo, ora sono gli americani che aspettano gli europei che portano l’euro, la moneta che vale una volta e mezzo il dollaro.

Per noi italiani il gaudio è doppio. Prima, andare come turisti in america era proibitivo. Un dollaro valeva oltre 2000 lire. Ora è diventato il turismo più conveniente e il più economico.

L’Europa, come idea, non è nata nel dopo guerra, quando sorsero le prime istituzioni europee, ma è un’idea che viene da lontano. Le sue radici affondano nell’Impero Romano.

L'Impero Romano aveva lasciato, come eredità, l'idea dell' universalismo politico. Cioè, aveva lasciato l'idea che tutte le genti, o quasi, potessero vivere sotto un unico potere politico.

Quando l'Impero fu diviso in due, tra Impero Romano d'Occidente e d'Oriente, questa idea non si perse. Essa continuò a vivere come la meta a cui tendere, anche se la realtà politica, in Occidente, si era disgregata a causa delle invasioni barbariche del V secolo.

Le orde barbariche divennero la forza predominante ed occuparono il potere politico per diritto di conquista. La spada, simbolo del potere, era saldamente nelle loro mani, ma erano coscienti della superiorità culturale della civiltà che avevano distrutto e ne furono conquistati.

Essi subirono un processo di assimilazione che li portò a ricostituire, ad un diverso livello, quello che avevano distrutto. Quando Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero aveva ricostituito l'unità territoriale dell'Impero Romano d'Occidente e vi aveva aggiunto la Germania che Roma aveva lasciato fuori.

Carlo Magno fu, in effetti, il primo a portare sotto un'unica bandiera (Sacro Romano Impero) quasi tutti i popoli d'Europa. Germani, Franchi, Longobardi, Italiani (Romani), ecc. furono uniti in un nuovo mondo che sorgeva.

La loro unificazione culturale fu facilitata dalla lingua latina, che riprese il suo antico posto di lingua comune e rimarrà la lingua internazionale della cultura europea fino al XVII secolo, quando verrà sostituita dal francese, prima, e dall'inglese, oggi.

L'idea di Europa, che abbiamo oggi, ebbe la sua incubazione nel periodo carolingio, che ne creò le premesse e l'intelaiatura mentale.

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