sabato 8 marzo 2008

LA LOTTA CONTRO LA CHIESA PER AFFERMARE LA LAICITA’ DELLO STATO

Nell’Impero Romano, l'universalismo politico presupponeva, come l'altra faccia della stessa medaglia, l'universalismo del potere. Ma se questo era vero per Roma, non era più vero nel medioevo cristiano perchè la chiesa teorizzò l'IDEA DEI DUE POTERI: TEMPORALE E SPIRITUALE e rivendicò la PRIMAZIA (superiorità) del POTERE SPIRITUALE perchè derivante direttamente da Dio, a cui l'imperatore doveva rendere conto.

L'imperatore, da parte sua, rivendicava la LAICITA’ e la PRIMAZIA del POTERE TEMPORALE in quanto possessore della SPADA, simbolo del potere effettivo.

Questi due poteri si fronteggiarono per tutto il medioevo. Un papa forte imponeva la supremazia della chiesa. Un imperatore forte imponeva quella dell'impero. Quando su questi seggi si trovavano due uomini egualmente forti si aveva uno stato di guerra continuo in cui la prevalenza rimbalzava dall'uno all'altro a seconda della fortuna.

Nel XIII secolo, papa Innocenzo III (1198-1216) approfittò della crisi del potere imperiale per fare della CHIESA LA FONTE DI TUTTI GLI ALTRI POTERI.
Egli portò sotto l'egida della chiesa quasi tutti i sovrani cristiani d'Europa. Anche la lontana e periferica Inghilterra dovette riconoscersi FEUDO della chiesa

Ma, nel XIV secolo, l'universalismo del potere della Chiesa entrò in una crisi irreversibile. Filippo il Bello di Francia (1285-1314) mise da parte ogni idea imperiale (universalismo politico) e mirò alla costruzione di uno STATO UNITARIO NAZIONALE LAICO, imponendo la sua volontà al papato (SCHIAFFO DI ANAGNI).

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