lunedì 16 gennaio 2012

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (39)

L’EVOLUZIONE CULTURALE DELL’UOMO

Prima dell'uomo di Cro-Magnon, la storia dell'uomo è stata la storia della sua evoluzione biologica. L'evoluzione culturale, anche se presente, era insignificante, ma essenziale per l'evoluzione successiva: in effetti, essa creò le basi su cui sarà edificata la futura capacità intellettiva dell'uomo.

L'australopiteco (o grande scimmia antropomorfa del Sud), la prima creatura a camminare in posizione eretta, morfologicamente aveva le sembianze più dello scimpanzè che dell'uomo. La sua scatola cranica non superava i 700 cm cubici, "cioè, poco più di quella del gorilla".

La deambulazione in posizione eretta era biologicamente svantaggiosa. L'apprendimento della coordinazione dei movimenti, nella nuova posizione, richiese un periodo molto lungo e la posizione quadrupede non scomparve mai del tutto. Essa ritornava ogni qual volta le necessità lo richiedevano.

Con il Pitecantropo (o uomo-scimmia), che troviamo subito dopo l'australopiteco nella catena dell'evoluzione dell'uomo, la posizione bipede è ormai stabilizzata e la sua morfologia presenta qualcosa di umano, ma i tratti fondamentali rimangono ancora scimmieschi.

La sua scatola cranica subisce un'evoluzione piuttosto rilevante. Infatti, essa può contenere una massa di 1000 cm cubici, trecento in più dell'australopiteco. E questo è un dato molto significativo. "L'uomo non nasce come essere umano nel pieno senso culturale del termine... egli nasce come un organismo biologico grezzo con degli istinti e dei bisogni primari, come quelli del cibo, del riparo e del sesso" (Ratner, 1941: 97-98).

La posizione eretta provoca in lui un doppio mutamento: nella morfologia, gli fa perdere le sembianze scimmiesche per assumere quelle che poi noi chiameremo umane; nella scatola cranica, provoca una crescita nella massa che essa contiene e questo costituisce una straordinaria e rivoluzionaria mutazione biologica, forse la più importante: quella che rese l'uomo capace di creare se stesso e le sue civiltà.

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