venerdì 31 dicembre 2010

L'UOMO E IL TEMPO

IL TEMPO
Il tempo è un concetto relativo. Per noi terrestri, il tempo è iniziato con la formazione del nostro sistema solare. Esso si misura in anni, mesi, settimane e giorni. L'anno non è una misura arbitraria stabilita dall'uomo. E' una misura astronomica ricavata dall'attenta osservazione delle stelle. L'anno astronomico è il tempo occorrente affinchè la terra compia un giro completo intorno al sole e si trovi nell'esatta posizione iniziale.

Questo tempo è stato misurato in 365 giorni e sei ore. Per questo motivo, ogni quattro anni si ha un anno bisestile di 366 giorni. Il mese è la dodicesima parte dell'anno. La settimana, la quarta parte del mese, e il giorno, di 24 ore, rappresenta il tempo occorrente affinchè la terra faccia un giro su se stessa.

9) L'UOMO E IL TEMPO
Da quando ha scoperto l'agricoltura, l'uomo ha dovuto prendere coscienza dell'importanza del tempo. Da esso, infatti, dipendeva tutta la sua vita sociale: il tempo della semina e il tempo del raccolto; il tempo delle inondazioni e il tempo delle piogge. Egli aveva bisogno di conoscere quando questi eventi si sarebbero verificati per meglio programmare le sue attività.

Per sua comodità, l'uomo ha diviso il tempo in:
passato (il tempo che non c'è più),
presente (quello che c'è attualmente) e
futuro (quello che ci sarà).

L'uomo delle prime grandi civiltà (Mesopotamia ed Egitto) aveva imparato a misurare il tempo, ma non aveva imparato a dare un ordine cronologico agli eventi.

10) IL TEMPO CRONOLOGICO
L'idea di dare un ordine progressivo alle cose avvenute nel tempo (cronologia, dal greco chrònos = tempo) venne ai Greci del V secolo a.C. Essi stabilirono di prendere un punto di partenza per datare tutti gli eventi in ordine successivo (cronologia). Questo punto di partenza fu la prima edizione dei Giochi Olimpici, avvenuta nel 776 a.C.

Gli ebrei scelsero la data della creazione del mondo che, secondo la bibbia, avvenne nel 3760 a. C. I Romani partirono dal 753 a.C., quando, secondo loro, fu fondata Roma. I Mussulmani, invece, scelsero l'anno dell'Egira (662 d.C.), quando Maometto, il loro profeta, dalla Mecca fuggì a Medina.

Il mondo cristiano, infine, fa partire tutto dalla nascita di Gesù Cristo, che viene fissato come l'anno uno. Tutto quello che si trova prima viene indicato con 'avanti cristo' (abbreviato in a.C.). Tutto quello che si trova dopo viene indicato con 'dopo Cristo' (abbreviato in d.C.), ma si usa anche 'Anno Domine' (abbreviato in A.D.).

lunedì 27 dicembre 2010

PARLIAMONE: LA COMPARSA DELL'UOMO

3) UNA STRUTTURA BIOLOGICA RIVOLUZIONARIA: IL CERVELLO
La massa grigia che i primi rettili avevano nella loro scatola cranica
aveva la funzione di stabilizzatrice dell' equilibrio corporeo.
Nell'ominide, questa massa grigia era quantitativamente superiore alle sue
necessità biologiche ed era ancora in evoluzione. Essa era stata in continua
evoluzione sin da quando il primo rettile era comparso sulla terra.
Oggi sappiamo che il cervello dell'uomo è composto da tre strati: il
paleocervello, il primo strato, che rappresenta il cervello dei primi rettili, a
cui sono legati gli impulsi primordiali della paura e dell'aggressività; il
cervello- mammifero, il secondo strato, a cui sono legati gli impulsi del
sentimento, e la neocorteccia, il terzo strato, proprio dell'uomo, a cui sono
legati gli impulsi della razionalità (fig. 46, I tre strati del cervello
dell'uomo, da trovare).
4) L'EVOLUZIONE BIOLOGICA DEL CERVELLO
Quando l'uomo uscì dalla sua condizione animale aveva soltanto i primi due
strati: il paleocervello e il cervello-mammifero. Il terzo strato, la
neocorteccia, l'ha imcominciato a sviluppare quando ha iniziato il suo cammino
verso la completa umanizzazione.
Il peso del suo cervello, infatti, non è stato sempre uguale nel tempo. Il
primo esemplare della specie Homo, l'homo abilis, di cui parleremo più avanti,
aveva un cervello che oscillava tra i 650 e gli 800 centimetri cubici. Il
successivo homo erectus aveva una capacità cranica di 800-1300 centimetri
cubici.
Solo con l'uomo di Neanderthal si raggiungono le dimensioni attuali del
cervello, 1200-1600 cm cubici (fig. 47 Dalla figura puoi vedere l'evoluzione
della scatola cranica del'uomo. Quella dell'homo erectus è bassa e lunga. La
fronte poco spaziosa e le arcate sopracciliare molto massicce. In quella
dell'uomo di Neanderthal queste caratteristiche si affinano per raggiungere la
forma attuale con l'homo sapiens sapiens la cui calotta cranica è più alta ed
arrotondata, l'arcata sopracciliare meno massiccia e la fronte molto più
spaziosa).
5) LE FUNZIONI DEL CERVELLO
Ma a cosa serviva questa massa di materia grigia di cui la natura aveva
dotato l'uomo? A nulla, per i suoi bisogni immediati, che erano quelli della
ricerca del cibo, della ricerca di un riparo e della difesa dalle bestie feroci.
Ma essa era la sede dove venivano registrate le azioni che compiva giorno dopo
giorno e, quando ne prenderà coscienza, ne conserverà la memoria. Questo lo
renderà capace di sviluppare la sua intelligenza e, con questo nuovo potente
strumento, diventerà il dominatore assoluto della Terra.
PDF Creator - PDF4Free v2.0 http://www.pdf4free.com
Da questo momento, cioè dal momento in cui prenderà coscienza di questa
capacità del cervello, nell'evoluzione dell'uomo si avrà una biforcazione:
terminata la sua evoluzione biologica, con la formazione di tutti gli organi che
ha oggi, incominciò la sua evoluzione sociale e culturale.