martedì 19 maggio 2009

IL LASCITO DEL MITO DELLA FRONTIERA AMERICANA: LA VIOLENZA COME PARTE DEL GIOCO

Il mito della frontiera non contributi soltanto a fare grande gli Stati Uniti d’ America (mi piace specificare “d’America” perché non mancherà molto ed avremo anche gli Stati Uniti d’Europa), ma, cosa che non si dice, è anche responsabile dell’endemico amore per l’uso delle armi che serpeggia nella società americana.

Nei TERRITORI liberi dell’Ovest (West), non esisteva nessuno Stato. I pellerossa hanno sempre vissuto in forma tribale, spostandosi continuamente su questi immensi territori. Essi consideravano la terra, non come una forma di ricchezza, ma come il dono del Grande Spirito per la sopravvivenza dell’uomo.

Il concetto di proprietà era assente nella loro cultura. È stato l’uomo bianco che lo ha introdotto. La corsa verso i territori liberi dell’immenso WEST si era scatenata proprio per la sete di terra dell’uomo bianco che cercava una opportunità di ricchezza.

In questi immensi territori, l’uomo bianco non poteva contare su nessuna autorità super partes che lo garantisse. La mancanza totale dello Stato aveva un significato preciso: ogni cittadino doveva provvedere alla propria difesa. Essere armati era una necessità imperativa, anche se questo non garantiva la propria sopravvivenza.

Insieme alla massa dei coloni, nei nuovi territori si spostavano anche i 'pistoleri', che venivano assoldati da persone senza scrupoli per scopi non legali (imporre la propria volontà alla comunità, illecito arricchimento, ingrandire il proprio territorio a spese dei vicini, ecc.).

Le strade erano 'infestate' da fuorilegge (i famosi outlaw dei film western), che derubavano i viaggiatori, assaltavano le “CARAVANE DEI COLONI” e, molto spesso, si spingevano fin dentro l’appena sorta cittadina per assaltarne la banca.

La violenza era intimamente legata allo spirito della Frontiera e fu questo spirito che colonizzò tutti i territori ad Ovest dei Monti Appalachi nell'arco di un secolo circa.

La normalizzazione avveniva quando il nuovo territorio diventava sufficientemente popolato per essere eretto a Stato ed essere aggregato, a pieno titolo, nell'Unione degli Stati Uniti.

Ma, purtroppo, la erezione del TERRITORIO a Stato non faceva sparire la psicologia del possesso delle armi come sicurezza personale. Questa psicologia, da palese e giustificata nel momento della CONQUISTA DEL WEST, divenne radicata ed endemica nella psicologia generale del cittadino americano di sempre.

Il cittadino conservò il diritto a possedere armi per la difesa personale. Un diritto di cui il cittadino in genere è geloso ancora oggi. Il Governo federale, nonostante abbia tentato molte volte, non riuscì mai a mettere un freno alla LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE ARMI perché è diventato un DIRITTO COSTITUZIONALMENTE GARANTITO.

Alla fine dell'ottocento, l’obiettivo della SPIRITO DELLA FRONTIERA era stato raggiunto. “From coast to coast” (dalla costa atlantica alla costa del pacifico), non c’erano più TERRITORI liberi da colonizzare. Gli Stati dell'Unione erano diventati 48. Diventeranno i 50 attuali nel secolo ventesimo, quando si aggiungeranno due Stati al di fuori della continuità territoriale, le isole Away e l'Alaska.

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