mercoledì 27 maggio 2009

DIAMO A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE: IL GENIO INGLESE

Gli inglesi non hanno mai brillato per l’originalità delle idee. Tutto quello che di tipicamente inglese c’e nel mondo è stato importato da qualche parte. Ma gli inglesi hanno avuto il genio di trasformarlo e renderlo unico.

Giustamente possono essere orgogliosi di questa loro capacità. Anche se l’idea di fondo, il prodotto di base, sia esso un congegno tecnico o un’attività sportiva (come il Polo o il Cricket, per esempio), sono stati presi da altri, è giusto considerare il prodotto finale come una tipica ed originalissima produzione del genio inglese, pronta per essere esportato.

Non c’è dubbio. La RIVOLUZIONE INDUSTRIALE prese forma in Inghilterra che ne seppe fare un sistema di produzione che esportò nel mondo.

La prima nazione che seguì l'esempio inglese, se si esclude il Belgio, fu la Francia. In questa nazione la via dell' industrializzazione era stata aperta già prima del XIX secolo, ma i fatti della Rivoluzione del 1789 le imposero un arresto e, per riaprirsi, dovette aspettare fino alla terza decade del XIX secolo.

Tuttavia, a livello di idee e di congegni meccanici, la Francia aveva contribuito molto al successo della Rivoluzionane Industriale in Inghilterra.

L'idea della macchina a vapore nacque in Francia, ma furono gli inglesi che la perfezionarono e la resero adattabile al sistema di fabbrica.

Il congegno meccanico della “navetta volante” di Kay era stato anticipato in Francia, ma i francesi l'abbandonarono perché, così come era stato congegnato, funzionava male.

Gli inglesi, invece, avranno la pazienza e il genio di vedere l'utilità del congegno e vi apporteranno tutte quelle modifiche che lo renderanno effettivamente funzionante e rivoluzionario.

E così sarà anche per la “filatrice del lino”. Fu messa a punto in Francia verso il 1810, ma non incontrò alcun successo in patria. Lo incontrò, invece, in Inghilterra, dopo essere stata modificata e perfezionata, tanto che, dopo venticinque anni, essa fu reintrodotta in Francia di frodo.

La Germania e l'Italia si avvieranno verso l'industrializzazione più tardi. Sul finire del XIX secolo. Questi due Paesi avevano una storia politica particolare (non erano Stati unitari) che non favoriva il processo di industrializzazione.
Il primo Stato italiano che si avviò verso l'industrializzazione fu quello delle Due Sicilie sotto i Borboni, ma il suo sviluppo fu stroncato con la formazione dell'unità italiana.

Nessun commento: