mercoledì 6 maggio 2009

DUE MITI CHE HANNO FATTO GRANDE GLI U.S.A.

Nella psicologia collettiva dell'uomo americano di oggi sono ben radicati due miti: quello della frontiera e quello del sogno americano. Il primo è nato nell’Ottocento ed ha contribuito a fare grande gli Stati Uniti.

Il secondo è molto più antico. E’ nato con i Padri Pellegrini, quando decisero di lasciare l'Inghilterra per dirigersi in America nel 1620, ed è ancora vivo e vitale nella mentalità dell'uomo americano di oggi, che vede la sua Patria come la terra delle opportunità.

Nell'ottocento, la frontiera era rappresentata dalla sterminata estensione di terre vergini, che esisteva ad Ovest (il mitico West), al di là dei monti Appalachi, dove si era fermata la prima colonizzazione.

La corsa verso il West, iniziata subito dopo la guerra dei sette anni (1756-1763), divenne un fiume impetuoso nei primi anni del nuovo secolo, quando ormai gli Stati Uniti avevano risolto i loro problemi istituzionali e la Francia, con Napoleone, aveva rinunciato ad ogni suo possedimento in territorio americano.

L'Est (le tredici ex colonie), sulla costa atlantica, rappresentava la società ricca, ma normalizzata, dove i giochi erano, in gran parte, fatti ed i rapporti sociali tendevano verso la codificazione. Il West, invece, rappresentava la terra delle nuove opportunità, dove si potevano costruire grandi fortune se si aveva coraggio e spirito di iniziativa.

Per un cinquantennio, la Frontiera, al richiamo della scoperta dell'oro, si spostò continuamente per spingersi fino al Far West (=il lontano Ovest), dove trovò il suo limite naturale nell'Oceano Pacifico.

Nella cultura americana di oggi lo spirito della frontiera non è scomparso. Esso si è trasferito nel campo della scienza e della tecnologia, dove i risultati raggiunti rappresentano una frontiera provvisoria, che deve essere superata per accrescere le conoscenze dell'uomo nella sua corsa verso un benessere sempre maggiore.

Nessun commento: