giovedì 16 giugno 2011

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (8)

LE GRANDI CIVILTA’

E' con la civiltà persiana che lo Spirito del mondo prese coscienza di sè. Per Hegel, " con l'impero persiano entriamo, per la prima volta, nella continuità storica. I persiani sono il primo popolo storico; la Persia fu il primo Impero che scomparve " ( Hegel, 1956: 173 ). Il primo Impero dinamico, la cui storia conobbe grandi sconvolgimenti, grandi conquiste e, alla fine, la totale distruzione ad opera dei greci. " Qui troviamo, per la prima volta nella storia, un passaggio che non è rimasto in sè, ma che ha dato luogo all'abbattimento di un regno. Il regno cinese. il regno indiano, sono ancora quelli che sono sempre stati. Invece in Persia abbiamo col passaggio anche la distruzione; e questo è il segno dell'avvento dello spirito " ( de Ruggero, 1972: 192 ).

Con i greci lo spirito entra nella sua gioventù e la Grecia è la terra della giovinezza. Essa iniziò la sua storia con " Achille, il giovane ideale della poesia e la chiuse con Alessandro, il giovane ideale della realtà ( Hegel, 1956: 223 ). La storia della Grecia abbraccia tre periodi: quello della crescita, in cui il contatto con l'Oriente fu molto importante; quello della maturità, fatto di vittorie e di prosperità, quando tutte le sue energie sono dirette verso l'esterno e si incominciano a tradire i valori originari all'interno, e quello del declino, quando entra in contatto con la nazione che è portatrice di uno spirito più maturo: Roma.

Ma, pe Hegel, neanche Roma è la sede definitiva dello spirito. Essa rappresenta solo una maturità, il momento in cui si afferma la sua potenza universale e la sua supremazia sulla individualità ( Hegel, 1956: 278 ). La vera sede dello spirito è il mondo cristiano-germanico, nato dalla disgregazione dell'impero romano, dal sorgere ed affermarsi della religione cristiana e dai nuovi popoli che si affacciarono alle porte della storia: i popoli germanici.

Qui lo spirito raggiunge la sua vecchiaia. non nel senso di decadenza, ma - come abbiamo visto - come il momento più alto e più completo della propria vigoria fisica e psichica. " Lo spirito tedesco è lo spirito del mondo moderno e, anche, il periodo finale della storia. In esso Dio realizza completamente la sua libertà nella storia " ( Bury, 1952: 255 ).

Nel suo movimento di autorealizzazione, lo spirito del mondo raggiunge diversi gradi di libertà umana. Nel mondo orientale solo uno era libero, il despota, e la forma tipica di governo era il dispotismo. Nel mondo greco-romano, dove , accanto ad una forma di governo democratico, vigeva l'istituto della schiavitù, solo alcuni erano liberi ( il cittadino, non l'uomo in quanto tale ), e le forme tipiche di governo erano l'aristocrazia e la democrazia. Nel mondo cristiano-germanico, dove si è affermata il principio cristiano del valore infinito della coscienza soggettiva, tutti sono liberi e la forma di governo è la monarchia.

CONTINUA
www.franco-felicetti.it

Nessun commento: