giovedì 2 giugno 2011

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (6)

VICO
Per Vico il processo storico, iniziato con gli uomini primitivi, si è svolto secondo delle linee di sviluppo identiche a quelle della mente umana. Come questa conosce tre fasi: quella dei sensi, quella della fantasia e quella della ragione così il divenire storico dell'uomo si è svolto secondo le tre età corrispondenti degli dei, degli eroi e degli uomini. Secondo Vico, gli uomini " prima sentono senza avvertire, dappoi avvertono con animo perturbato e commosso , finalmente riflettono con mente pura " (Vico, 1976: 91).

Nell'età degli dei, gli uomini erano completamente immersi nei sensi, soggiacevano alle passioni più violenti ed erano dediti esclusivamente al soddisfacimento dei bisogni del corpo. La natura, per gli uomini primitivi, era dotata di anima e intesa come viva e capace di usare la propria forza. I fenomeni naturali, quali tuoni e fulmini, creavano panico e terrore e furono la causa diretta della prima spiegazione fantastica, della " prima favola divina, la più grande di quanto mai se ne finsero appresso, cioè Giove, re e padre degli uomini e degli dei, in atto fulminante " (Vico, 1976: 141).

Il terrore e il culto degli dei fecero sentire all'uomo l'esigenza di organizzare la propria vita e a darsi una prima struttura sociale che fosse gradita agli dei e contribuisse a placare la loro collera. Sorsero così gli istituti del matrimonio e della famiglia ad opera di uomini super dotati - gli eroi, appunto - che, con la loro forza bruta e l'aggressività, imposero la loro supremazia sugli elementi della propria comunità e su quegli individui estranei ( famoli ) che volontariamente si sottomettevano in cambio di protezione L'unione di queste primitive strutture sociali e l'alleanza dei loro capi, o patres, dettero vita alle prime città e alla formazione di una classe aristocratica - i patres - che elesse nel proprio seno un re; così nacquero i primi governi aristocratici.

La lotta, all'interno di questa società, dei famoli e degli altri clientes, per la conquista di maggiori spazi e la partecipazione alla gestione della res publica, condusse alla istituzione del governo democratico, che rappresentava, per Vico, la forma di civiltà più avanzata raggiungibile nel corso storico.

Per Vico, tuttavia, il corso storico non si esauriva con l'istituzione del governo democratico. Quest'ultimo conteneva, irrimediabilmente, i germi della sua decadenza, per cui si creavano le condizioni per l'inizio di un ricorso storico, fatto - come il precedente - di barbarie, società eroiche e governi democratici, che Vico aveva individuato, rispettivamente, nelle invasioni barbariche del V secolo, nel feudalesimo e nell'età moderna. Il ricorso storico, anche se simile al corso storico, non era identico ad esso. Corso e ricorso si svolgevano secondo un movimento ciclico a spirale.

CONTINUA

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1 commento:

Anonimo ha detto...

mi piace che lotti sempre per il tuo paese ........non ti arrendi mai e fai bene..........sei un uomo speciale............lotta sempre e vicerai per una vita migliore...........ciao