sabato 27 aprile 2013

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (85): LA NASCITA DEL PENSIERO LOGICO

L'atomismo è il coronamento dell'evoluzione del pensiero nella spiegazione del mondo fisico: é il prodotto di un dio (antiche civiltà )---> è il prodotto della trasmutazione delle sostanze (filosofi monisti greci)---> è il prodotto della combinazione di elementi che agiscono secondo le leggi umane (filosofi pluralisti)---> è il prodotto di un'entità (mente) che tutto ordina e tutto razionalizza (Anassogora)---> è il prodotto di forze meccaniche (filosofi atomisti). La definizione, inventata dai greci, è molto importante nella maturazione del pensiero razionale. Definire significava attribuire delle qualità al definendo e queste qualità, a loro volta. erano comuni a molti e, quindi, si poteva generalizzare. Quello che fa il greco è di analizzare e riflettere per descrivere la realtà che gli sta di fronte con i suoi fenomeni. Da questa descrizione-analisi nascono le definizioni, le generalizzazioni, i paragoni, le similitudini, la contrapposizione (dialettica), l'ordine, la classificazione, la sistematicità, il principio di identità, il sillogismo e sorgono i metodi induttivo e deduttivo. Nella concatenazione dei fatti naturali si incomincia ad intravvedere la legge di causa ed effetto (Snell, 1963: 296). Il pensiero logico, il cui primo esempio risale al principio di identità o di non contraddizione di Parmenide, sorge, nella piena maturità, con Socrate, quando si acquistano le capacità di connettere più punti di vista (Snell, 1963| 296) per ricavarne un terzo (proprietà transitiva; Snell, 1963: 296-97) e di coordinare diverse informazioni tra di loro per raggiungere un sistema di rapporti. La logica, che raggiunge la sua massima perfezione con Aristotele, fu lo strumento principe che condusse alla riflessione sistematizzata. Il processo che ha portato l'uomo a questa più avanzata capacità di pensiero si è svolto secondo il seguente schema: la capacità acquisita di coordinare più punti di vista o percezioni o intuizioni (questo è importante) lo condusse all' invenzione della logica; l'invenzione della logica gli diede una maggiore capacità di riflessione e la maggiore capacità di riflessione lo rese capace di produrre teorie e sistemi. I greci avevano scoperto la logica e la dialettica ed avevano inventato il metodo induttivo e quello deduttivo e, con questi strumenti, mossero alla interpretazione del mondo fisico e di quello dell'uomo. Più che una dimostrazione fisica dei fenomeni, però, che avrebbe richiesto una conoscenza tecnica che essi non possedevano, essi fornirono una dimostrazione logica (Vernant, 1982: 330). Le tecniche da affare divino, come erano state nelle antiche civiltà, erano diventato affare dell'uomo, ma questo non poteva agire su di esse con la riflessione critica per ricavarne delle leggi generali. Esse, in effetti,- sfuggivano al suo controllo (Vernant, 1982: 335). CONTINUA www.franco-felicetti.it

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