giovedì 8 luglio 2010

L’INTELLIGENZA:L’ARMA VINCENTE DELL’UOMO (8)

L’UOMO SI REALIZZA NELLA STORIA

Nella storia dell'uomo, il PENSIERO AUTISTICO (Piaget, 1959: 43) delle popolazioni primitive era una condizione necessaria per raggiungere la STRUTTURA MENTALE TRANSDUTTIVA delle prime civiltà storiche, come quest'ultima era indispensabile per raggiungere il LIVELLO OPERATORIO CONCRETO delle CIVILTA’ CLASSICHE e questo, a sua volta, pose le premesse per arrivare al LIVELLO OPERATORIO FORMALE dei nostri giorni.
Ma nessuna popolazione , nessuna civiltà, è stata mai in grado di aggiungere, a livello di filogenesi, più di un livello all'evoluzione della struttura mentale dell'uomo.
Come nessuna popolazione, nessuna civiltà, è stata mai in grado di saltare un livello d’intelligenza. L'esperienza recente ha dimostrato che, quando l'uomo, che è in possesso di una struttura mentale logica formale, come quella dell'uomo contemporaneo, ha tentato di integrare al suo livello le POPOLAZIONI PRE-LOGICHE PRIMITIVE, che ha incontrato sul suo cammino, ne ha fatto dei DISADATTATI e li ha DISTRUTTI PSICOLOGICAMENTE, facendo loro perdere la propria identità.
Lo sviluppo delle strutture mentali, a livello filogenetico, non può essere abbreviato. Esso è strettamente correlato alla massa di informazioni che l'organo cervello deve elaborare, e al suo grado di specializzazione.
Al livello pre-logico, il suo grado di specializzazione è molto basso. La massa di informazioni che deve elaborare è esigua (Lindberg, 1935). nè sarebbe in grado di elaborarne una maggiore.
Per farlo avrebbe bisogno di una maggiore specializzazione, e questa si può raggiungere solo gradatamente attraverso l'elaborazione di nuove e più avanzate conoscenze che derivino dall'esperienza(sua e/o delle generazioni precedenti)- la sola ed unica fonte di acquisizione di conoscenze (Newell-Shaw-Simon, 1958).
E' questa PROGRESSIVA SPECIALIZZAZIONE che condurrà l'uomo all'ultima tappa (finora) del suo sviluppo mentale: quella di PROGRAMMATORE DI CONOSCENZE.
Da qui le QUATTRO EPOCHE PEDAGOGICHE dell'uomo: quella della VERITA’ INTUITA, quella della VERITA’ RIVELATA, quella della VERITA’ SCOPERTA e - ultima tappa al presente - quella della VERITA’ COSTRUITA.
Ma anche all'interno dello stesso livello di struttura mentale non sono possibili salti o abbreviazioni. Le capacità INTUITIVE precedono quelle DEDUTTIVE; queste, a loro volta, precedono quelle INDUTTIVE e, quest'ultime, precedono quelle SPERIMENTALI.
Invertire l'ordine dei fattori, in questo caso, il prodotto cambia. Così come cambia saltandone uno. L'uomo ha iniziato la sua storia (fase sensomotoria) acquisendo la capacità di organizzare le sue sensazioni percettive e coordinare i suoi movimenti(kohler,1957).
L'acquisizione di queste sue abilità fondamentali, che lo hanno fatto staccare per sempre dal ramo delle sue cugine scimmie, lo ha fatto entrare nella seconda fase (quella pre-logica o pre-operativa) del suo sviluppo mentale, in cui egli " attribuisce a se stesso l'onnipotenza " (Freud, 1970: 130).
In questa fase egli sa "Come è fatto il mondo, [lo sa ] al modo stesso in cui [percepisce] sè medesimo " ( Freud, 1970: 134 ): dotato di vita e di intenzionalità.
“Inizialmente è vivente qualsiasi oggetto che abbia un'attività, essendo questa essenzialmente relativa all'utilità dell'uomo... Poi la vita è riservata ai mobili e infine ai corpi che sembrano dotati di moto proprio, come gli astri e i venti.
“Alla vita è ricollegata, d'altra parte, la coscienza, non una coscienza identica a quella dell'uomo, ma il minimum di consapevolezza e intenzionalità necessarie alle cose per compiere le loro azioni e soprattutto per muoversi e dirigersi verso le mete loro assegnate (finalismo)...
“L'animismo e il finalismo esprimono una confusione o mancanza di distinzione tra il mondo interiore e soggettivo e l'universo fisico, e non un prevalere della realtà psichica interna" (Piaget, 1967: 34-35).

CONTINUA

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