sabato 6 dicembre 2008

IL BRIGANTAGGIO VECCHIO E NUOVO

Il brigantaggio è un fenomeno politico-sociale che si riproduce ogni qual volta nella storia dei popoli si verificano condizioni ecomici e sociali intollerabili. Oggi questo fenomeno si è materializzato lungo le coste della Somalia. E poichè si svolge sul mare, coloro che lo praticano non vengono chiamati BRIGANTI, ma PIRATI.

Cambia il nome ma il fenomeno è lo stesso. È gente economicamente e politicamente disperata che si ribella all’ingiustizia della estrema miseria e povertà in un mondo circostante ricco ed opulento.

Noi italiani meridionali abbiamo vissuto questo fenomeno sulla nostra pelle. Il nostro brigantaggio, al momento dell’unità d’Italia, fu una protesta sociale contro mali antichi e nuove miserie. Il nostro BRIGANTE si ribellava contro la parte più ricca della nuova Italia. E su questa ribellione si innestò un tentativo politico antiunitario.

Chi non aveva accettato, come definitivo, il nuovo assetto politico della nazione, aveva tutto l'interesse a sfruttare questa ribellione armata per raggiungere i propri fini e perciò le fornì uomini e mezzi.

Il fenomeno del brigantaggio, che interessava vaste aree del Mezzogiorno, era più acuto nelle aree economicamente più depresse e dove le condizioni di vita del contadino erano più disperate, il quale perciò non aveva nulla da perdere. La terra era posseduta a latifondo o a manomorta e le altre opportunità di lavoro erano non esistenti.

Che alla base di questa ribellione ci fossero delle motivazioni sociali era perfettamente noto al Governo e alla classe politica che sedeva in parlamento. Ma invece di affrontarla e vincerla con misure politico-sociali, quali la riforma agraria e un vasto programma di lavori pubblici, si preferì combatterla e vincerla col piombo e la legge marziale.

Nel 1865 il brigantaggio meridionale fu domato, ma con un numero di morti che superava quello complessivo delle guerre e delle rivoluzioni del Risorgimento e con una profonda ferita sul tessuto sociale e nazionale.

I soldati regolari "piemontesi" erano venuti a combattere i loro fratelli "cafoni" e si trovarono di fronte ad una realtà territoriale e sociale allucinante: i "cafoni" era gente che era stata punita da Dio e dagli uomini. Senza terra. Senza danaro. Spesso senza casa dove vivere. Senza cimiteri. Falcidiati dalla malaria, dalla pellagra, dalla mortalità infantile, tra cui l'analfabetismo toccava punte del 90%.

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