sabato 25 ottobre 2008

UN FONDAMENTALE DIRITTO DEL CITTADINO: LA LIBERTA' DALLA PAURA

In questi giorni di tremenda crisi finanziaria ed economica incomincia a serpeggiare nella mente del cittadino LA PAURA.

La paura di un futuro buio, fatto di un ritorno alla povertà e alla perdita di tutto il sistema dei diritti economici e sociali che l’uomo ha faticosamente conquistato nella storia.

Negli Stati assoluti, che uscivano dal medioevo, l'individuo, che non era ancora un cittadino, ma un suddito, aveva solo doveri. Questo era anche vero per l'Inghilterra. La Magna Carta del 1215, infatti, non concedeva nessun diritto al suddito, ma rappresentava un contratto stipulato tra il re ed i suoi baroni per il riconoscimento dei reciproci diritti.

Il suddito di questi Stati era completamente assoggettato alla supremazia del sovrano, che lo gettava in prigione senza un regolare processo, lo tassava senza il suo consenso, acquartierava i soldati nella sua casa, lo derubava della sua proprietà, gli proibiva di professare una religione diversa da quella ufficiale, ecc.


Nello Stato moderno, invece, l'individuo, non più suddito, ma cittadino, entra in contatto con lo Stato in un rapporto di diritti e di doveri. Il primo e fondamentale diritto che gli è riconosciuto è la libertà dalla paura della disoccupazione, della vecchiaia, della povertà, delle malattie, ecc.

Senza questo primo e fondamentale diritto economico, tutti gli altri diritti civili e politici, di cui il cittadino gode sin dalla nascita, perdono di valore e lo rendono meno libero.

Riflettiamoci . E confidiamo nella saggezza degli Stati che sappiano trovare gli strumenti giusti per superare questa tremenda crisi finanziaria-economica che potrebbe riportarci ai tempi bui del passato.

Tuttavia, un risultato notevole e positivo questa crisi l’ha raggiunto. Ha fatto prendere coscienza a tutti i governi, Occidentali e non, che, in un mondo ad economia globalizzata, le regole di Bretton Woods vanno strette. Vanno riscritte. E questo è l’impegno che hanno preso sia i governi Occidentali che quelli emergenti asiatici e sudamericani.

Se questo avverrà, la crisi sarà stata salutare perchè ci darà un mondo migliore e più affidabile.

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