mercoledì 8 ottobre 2008

IL SISTEMA ELETTORALE E LA PRATICA SPARTITORIA DEL POTERE POLITICO

Il sistema elettorale proporzionale senza sbarramento, come l’abbiamo vissuto in Italia, ha sempre provocato la polverizzazione delle forze politiche organizzate (partiti).

Tranne che in un’unica, lodevole eccezione, questo sistema elettorale non ha quasi mai consentito la creazione di un Governo monocolore che avesse la possibilità di governare per l'intera durata del mandato.

I governi di coalizione sono stati sempre una necessità. Ma questo non era il male. In molti Stati, molto più maturi di noi politicamente, i governi di coalizione sono stati forti e stabili. Ma in questi Stati, come nella Germania, le coalizioni erano formati da due/tre partiti al massimo.

In Italia, invece, le coalizioni erano multipartitiche. Un partito molto corposo, sempre lo stesso, che per poter governare si circondava di una serie di partiti lillipuziani, i quali, per acquistare più forza, usavano l’arma del ricatto. Se non ottenevano quello che volevano mettevano in crisi la coalizione.

Questo situazione di debolezza delle coalizioni ha generato l'aberrante pratica SPARTITORIA del potere politico, che si diffuse anche all’interno dei partiti stessi.

Inoltre, la mancata possibilità di controllo, attraverso l'alternanza al potere tra opposizione e maggioranza, ha scatenato gli appetiti insaziabili dei singoli e dei gruppi all'interno dei partiti stessi, che vedevano nel denaro un mezzo necessario per acquisire un sempre maggiore potere di condizionamento politico.

In queste condizioni si è creata una nuova etica politica: l'illecito diventava lecito e i problemi reali della cosa pubblica passavano in seconda linea.

Perpetuarsi al potere diventava, di fatto, l'esigenza predominante.

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