sabato 15 dicembre 2012

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (68)

IL MONDO GRECO SUPERA LA CONCEZIONE ASSOLUTISTICA DEL POTERE Nelle civiltà antiche orientali, il valore fondamentale era l'obbedienza. Gli dei avevano creato l'uomo per servire ed obbedire. Questo servizio e questa obbedienza erano dovute ai loro re-sacerdoti in terra. Nel mondo greco, sin dalle origini, le cose stavano diversamente. Era la stessa organizzazione sociale che dava al singolo un uguale potere nell'assemblea del clan, per cui chi aveva un proprio pensiero, e lo sapeva esprimere, aveva maggiore possibilità di affermarsi (Vernant, 1962: 40-41). In queste occasioni la lingua diventava uno strumento di potere (Gschnitzer, 1988: 78). Per i greci il mondo fisico non è stato creato dagli dei, come si supponeva nel mondo antico. Esso esisteva nei suoi elementi essenziali che, per trasmutazione ed aggregazione, hanno creato la realtà del presente. Questa confusa coscienza della diversità del mondo fisico, porterà i greci ad affermare, nel tempo, la proprio distinzione dal mondo fisico. Nelle civiltà dell'Antico oriente, l'uomo si confondeva con la natura di cui era parte integrante: egli non era il soggetto dell'azione; era il dio che agiva dentro di lui. Con i greci dell'età arcaica (Omero, Esiodo) egli divenne il soggetto dell'azione, ma era ancora il dio che lo guidava e lo consigliava. Nel V secolo a. C., infine, con l'affermarsi della tragedia, egli divenne padrone del proprio destino, prendendo coscienza di essere il soggetto ultimo delle proprie azioni, dei propri pensieri e dei propri sentimenti, ed affermando la propria individualità come distinta dal mondo fisico (Barbù, 1960: 72-88). Le tappe fondamentali della crescita intellettuale dell'uomo greco, e del suo passaggio dal mondo del mito al mondo della razionalità, che lo portarono a porre le basi di tutto il pensiero della civiltà Occidentale, furono le seguenti: 1) dall’uomo massa delle civiltà dell’antico oriente alla individualità dell’uomo greco; 2) dalla individualità alla coscienza di sè e alla trasmutazione delle sostanze; 3) dalla coscienza di sè alla capacità di intuire, generalizzare, dedurre, indurre, ecc. (formazione del pensiero razionale); 4) dalla razionalità alla costruzione di teorie e sistemi. E queste sono le tappe che anche noi ripercorreremo in questo studio per capire come si sia svolto questo processo che ha dato all'uomo un potere immenso sul mondo fisico. CONTINUA www.franco-felicetti.it

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