sabato 14 maggio 2011

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (3)

L’EUROPA CROGIOLO DI TUTTE LE IDEE PRODOTTE NEL MONDO

La forma di governo parlamentare rappresentativo è il punto di arrivo di un processo storico iniziato con le invasioni barbariche dell'Europa del V secolo ed è il frutto di una plurisecolare lotta per il potere all'interno dello stato tra corona, nobiltà e borghesia.

Questa lotta, in un primo tempo, era comune a tutti gli stati europei (Felicetti, 1983), ma, nel XVI secolo, nell' Europa continentale essa si risolse a favore della corona che si affermò come potere assoluto, che governa attraverso atti della propria volontà, mentre in Inghilterra essa si risolse, nel secolo successivo, a favore della borghesia e di quella parte della nobiltà che l'aveva seguita sui campi di battaglia nello scontro frontale che essa ebbe con la corona per l'affermazione dei poteri del parlamento.

La Rivoluzione Industriale è il punto di arrivo di un processo storico iniziato con la civiltà sumerica (Usher, 1921) e che, attraverso alterne vicende ed alterne fortune, con periodi bui -quando tutto sembrava ritornare al punto di partenza- e con periodi luminosi -quando l'umanità ripercorreva a tappe forzate e frenetiche tutta la strada percorsa dalle generazioni precedenti- raggiunse la sua maturità in Europa e, precisamente, nell'Inghilterra del XVII-XVIII secolo.

L'Europa è stato il crogiolo di tutte le idee, di tutte le tecniche e di tutte le invenzioni prodotte dalle civiltà precedenti e contemporanee e il suo prodotto finale fu superiore alle singole parti e qualitativamente diverso: un uomo con abiti mentali più sofisticati e meglio strutturati che gli hanno consentito di raggiungere traguardi mai sognati prima.

Non furono i fattori geografici e politici da soli che determinarono il sorgere della Rivoluzione Industriale e la forma di governo parlamentare rappresentativo.

Essi furono il prodotto di quest'uomo nuovo europeo, pervaso da una grande sete di apprendere, desideroso di andare alla scuola del mondo per imparare tutto quello che si era prodotto nel passato recente e lontano e su di esso costruire il futuro, quello proprio e quello dell'umanità intera.

E questo atteggiamento mentale, comune a tutti i popoli che hanno creato una civiltà (Greci, Rinascimento, ecc.), era una prerogativa, quasi esclusiva -come dimostreremo- dell'uomo inglese a partire dal XVI secolo, che -lottando sui campi di battaglia- seppe conservare, innalzandole a vette mai raggiunte prima, e le istituzioni parlamentari -scomparse nel resto d'Europa- e la libertà di autodeterminazione,del singolo individuo e dei gruppi,che quelle istituzioni garantivano.

Solo in questo senso le condizioni geografiche e politiche giocarono un ruolo decisivo.

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