La teoria della razza pura fu sviluppata e portata alle sue estreme conseguenze soprattutto nella Germania di Hitler.
La supposta discendenza da un capostipite comune e la rassomiglianza fisica furono presi come segni di superiorità razziale. I teorici del nazismo affermavano che il popolo tedesco costituiva una razza pura, non inquinata da altre razze.
Secondo Hitler le qualità intrinseche dell'uomo sono determinate dalla sua discendenza o dal suo sangue. E i tedeschi erano la più alta specie umana che la grazia dell'onnipossente avesse concesso a questa terra.
Chiunque fosse nato da genitori tedeschi, in qualsiasi parte del globo terrestre, sarebbe rimasto per sempre tedesco nel suo carattere e sarebbe appartenuto alla razza eletta.
Gli antropologisti, comunque, affermano che in Europa non vi sono razze pure e che probabilmente non ve ne sono nel mondo.
Generalmente la popolazione di una nazione è composta da razze o stirpi diverse che, nel tempo delle migrazioni, hanno vagato su uno stesso territorio.
giovedì 23 ottobre 2008
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