martedì 22 gennaio 2013

UNO STUDIO SULLA STORIA DELL’UOMO (72)

LE GRANDI INDIVIDUALITA’ DEL MONDO GRECO Le grandi individualità incominciano ad apparire nel mondo di Omero: Ettore, Achille, Agamennone, Ulisse, ecc., contro l'anonimato delle civiltà dell'Antico Oriente. Queste grandi individualità sono i titolari dell'azione, ma non ancora gli ispiratori. Tutto è stato mosso ed è mosso dagli dei, che determinano la condotta dell'uomo. La forza interiore che l'uomo sente di avere, la forte volontà che si sprigiona in lui, non sono il suo prodotto, ma sono il prodotto di un dio, a cui egli è devoto, che ha così deciso e così si è determinato. Di queste grandi individualità eroiche, che stanno tra gli uomini e gli dei (il popolo, la gente comune non ha volto) sappiamo tutto: la loro origine, la loro condotta di vita, il loro destino, la loro discendenza, le loro passioni, i loro pensieri (che sono però determinati dagli dei). Ma non sappiamo ancora nulla sul loro cantore, Omero. Questo primo attore continua la tradizione delle antiche civiltà: è anonimo e senza volto, nè storia. E' nato dal nulla e nel nulla è rimasto. Aveva creato gli dei, aveva donato l'immortalità ai suoi eroi, ma non aveva ancora maturato la coscienza che anch'egli era un attore, e di prima grandezza, che rimaneva legato, nel successo o nell'insuccesso, alle sue creature e alla loro storia. Esiodo, il grande poeta lirico, sarà il primo attore cosciente, la prima individualità umana (gli eroi di Omero sono semidei) che avrà un nome e una storia, il primo che " ci parla di se stesso nel suo grido di dolore" (Starr, 1969: 269), ma non avrà la coscienza di essere lui a creare le sue storie: saranno le muse che lo faranno per suo tramite. E in questo egli apparteneva allo stesso mondo di Omero. Ma egli forgerà, inconsapevolmente, degli elementi nuovi nelle categorie del pensiero che spingeranno nella direzione, già intravista in Omero, della presa di coscienza di sè e della costruzione del pensiero razionale. CONTINUA www.franco-felicetti.it

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