venerdì 28 gennaio 2011

ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI 3

IL CONTRIBUTO DELLA CIVILTA' EGIZIANA

1) LA VISIONE OTTIMISTICA DELLA VITA
Gli Egiziani, al contrario delle popolazioni della Mesopotamia, avevano una visione ottimistica della vita. La natura era stata benigna con loro. Avevano un fiume che portava le sue fertilissime piene nei mesi estivi. In autunno, al tempo della semina, le acque si ritiravano e lasciavano il terreno fertilizzato pronto per la semina.

Per sapere le stagioni dei lavori dei campi, essi non avevano bisogno di scrutare il cielo. Il ritiro delle acque del fiume era il segnale che il tempo della semina era arrivato ed erano sicuri che il raccolto sarebbe maturato prima della prossima piena.

I loro dèi erano benigni. Erano dèi di giustizia. Essi avevano costituito per loro un ordine sociale immutabile nel tempo perchè giusto. Tutto era stato predisposto per rendere la loro vita più facile.

A reggere quest'ordine di giustizia c'era il faraone, che era il garante della continuità voluta dagli dèi. Il faraone stesso era figlio degli dèi e, alla sua morte, li avrebbe raggiunti.

2) LE TECNICHE DELLA MUMMIFICAZIONE COME ESIGENZA SPIRITUALE
La morte era un elemento molto importante per gli Egiziani. La vita non finiva con la morte. Essa continuava, così come era stata vissuta in terra, in qualche luogo nell'al di là.

Nel momento della morte, l'anima immortale del defunto lo lasciava per andare a fare il suo viaggio celeste, ma essa sarebbe ritornata per abitarlo per sempre se esso veniva conservato. Se non lo trovava, essa si sarebbe persa per sempre.

La conservazione dei corpi nacque per soddisfare questa esigenza di natura spirituale: dopo la morte, l'anima immortale doveva abitare in un corpo reso immortale dalle tecniche dell'uomo.

3) LA MEDICINA E LA CHIRURGIA
Gli Egiziani avevano raggiunto una grande perfezione nell' arte della medicina. Essi erano conosciuti in tutto il mondo antico per la loro bravura nella preparazione dei farmaci (farmacopea). Avevano una perfetta conoscenza dell'anatomia ed erano molto esperti in quella che oggi definiamo medicina specialistica.

Ginecologia, chirurgia e neurochirurgia erano le tre branche in cui eccellevano. La loro opera era richiestissima anche al di fuori dei confini dello Stato.

Una delle più famose scuole di medicina del medioevo europeo, quella di Salerno, fondava il suo insegnamento, in buona parte, sulla medicina egiziana.

4) LA GEOMETRIA
Il fiume Nilo, con le sue piene annuali, era fonte di vita e di ricchezza. Ma creava anche dei problemi. Le sue piene non potevano essere contenute nel suo alveo naturale. Esse straripavano ed invadevano tutto, o quasi, il territorio agricolo circostante cancellando i limiti ed i confini dei campi.

La geometria è nata per rispondere a questa sfida della natura. Dopo ogni piena, i campi dovevano essere rimisurati per riportare i limiti ed i confini al loro vecchio posto.

Ma la geometria degli Egiziani era un'attività esclusivamente pratica che esauriva il suo compito con la misurazione dei campi. Essa non raggiunse mai il livello di scienza.

Chi le darà un rigore logico e la eleverà al rango di scienza saranno i Greci, che, con Euclide, forniranno alle generazioni future un potente mezzo per la loro formazione intellettuale.

5) LA CARTA-PAPIRO
Le prime scritture della storia furono vergate, con uno stiletto, su delle tavolette di argilla 4x4 che poi venivano essiccate al sole.

Gli Egiziani avevano un arbusto milleusi che cresceva sulle rive del fiume Nilo. Data la sua forte resistenza, gli Egiziani avevano imparato ad utilizzarlo in tanti modi diversi.

Lo utilizzavano anche nella costruzione delle imbarcazioni. Ma avevano anche imparato a lavorare la sua polpa per ricavarne una pasta che, stesa ed essiccata, forniva dei rotoli-carta su cui si poteva scrivere.

Questa fu la carta che fu utilizzata in Europa per tutto il medioevo e fino a quando non fu introdotta la carta "cinese" nel XV secolo della nostra era.

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