lunedì 27 dicembre 2010

PARLIAMONE: LA COMPARSA DELL'UOMO

3) UNA STRUTTURA BIOLOGICA RIVOLUZIONARIA: IL CERVELLO
La massa grigia che i primi rettili avevano nella loro scatola cranica
aveva la funzione di stabilizzatrice dell' equilibrio corporeo.
Nell'ominide, questa massa grigia era quantitativamente superiore alle sue
necessità biologiche ed era ancora in evoluzione. Essa era stata in continua
evoluzione sin da quando il primo rettile era comparso sulla terra.
Oggi sappiamo che il cervello dell'uomo è composto da tre strati: il
paleocervello, il primo strato, che rappresenta il cervello dei primi rettili, a
cui sono legati gli impulsi primordiali della paura e dell'aggressività; il
cervello- mammifero, il secondo strato, a cui sono legati gli impulsi del
sentimento, e la neocorteccia, il terzo strato, proprio dell'uomo, a cui sono
legati gli impulsi della razionalità (fig. 46, I tre strati del cervello
dell'uomo, da trovare).
4) L'EVOLUZIONE BIOLOGICA DEL CERVELLO
Quando l'uomo uscì dalla sua condizione animale aveva soltanto i primi due
strati: il paleocervello e il cervello-mammifero. Il terzo strato, la
neocorteccia, l'ha imcominciato a sviluppare quando ha iniziato il suo cammino
verso la completa umanizzazione.
Il peso del suo cervello, infatti, non è stato sempre uguale nel tempo. Il
primo esemplare della specie Homo, l'homo abilis, di cui parleremo più avanti,
aveva un cervello che oscillava tra i 650 e gli 800 centimetri cubici. Il
successivo homo erectus aveva una capacità cranica di 800-1300 centimetri
cubici.
Solo con l'uomo di Neanderthal si raggiungono le dimensioni attuali del
cervello, 1200-1600 cm cubici (fig. 47 Dalla figura puoi vedere l'evoluzione
della scatola cranica del'uomo. Quella dell'homo erectus è bassa e lunga. La
fronte poco spaziosa e le arcate sopracciliare molto massicce. In quella
dell'uomo di Neanderthal queste caratteristiche si affinano per raggiungere la
forma attuale con l'homo sapiens sapiens la cui calotta cranica è più alta ed
arrotondata, l'arcata sopracciliare meno massiccia e la fronte molto più
spaziosa).
5) LE FUNZIONI DEL CERVELLO
Ma a cosa serviva questa massa di materia grigia di cui la natura aveva
dotato l'uomo? A nulla, per i suoi bisogni immediati, che erano quelli della
ricerca del cibo, della ricerca di un riparo e della difesa dalle bestie feroci.
Ma essa era la sede dove venivano registrate le azioni che compiva giorno dopo
giorno e, quando ne prenderà coscienza, ne conserverà la memoria. Questo lo
renderà capace di sviluppare la sua intelligenza e, con questo nuovo potente
strumento, diventerà il dominatore assoluto della Terra.
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Da questo momento, cioè dal momento in cui prenderà coscienza di questa
capacità del cervello, nell'evoluzione dell'uomo si avrà una biforcazione:
terminata la sua evoluzione biologica, con la formazione di tutti gli organi che
ha oggi, incominciò la sua evoluzione sociale e culturale.

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