giovedì 20 agosto 2009

LA MASSONERIA DA AGENTE DI LIBERTA’ AD AGENZIA DI MALAFFARE?

THE FREE MASONS, i liberi muratori, nacquero nella Scozia del Settecento come SCUDO contro il POTERE COSTITUITO che negava all’individuo ogni tipo di libertà. Anzi, lo arrestava e lo teneva in prigione a piacimento. Dalla scozia si è diffusa in tutto il mondo, anche se le sue origini possono essere fatte risalire alla costruzione del tempio di re SALOMONE.

Per lungo tempo la massoneria ha svolto un’opera meritoria e filantropica. I suoi aderenti erano persone di alta moralità che dedicavano le loro energie, i loro saperi e le loro influenze per migliorare la condizione dell’uomo.

I suoi iscritti venivano severamente selezionati. Non tutti erano idonei a farne parte. Non era il numero che contava, ma la qualità. Infatti, le logge massoniche erano costituite da un numero ristretto di persone. Non si entrava nella Massoneria per AVERE, ma per DARE.

Ma questo, purtroppo, non è più vero. Oggi si entra nella Massoneria per ACQUISIRE PRIVILEGI per se stessi o per i propri parenti o per i propri amici o per gli amici degli amici. Il reclutamento è inflazionato. Anche se tutte le logge applicano ancora la tradizionale regola della presentazione, è venuta meno la RIGOROSITA’ DEL PROCESSO DI AMMISSIONE, che scartava le persone non ritenute idonee.

Oggi sono ammessi personaggi di scarsa cultura e di scarsa moralità. Quello che conta è il numero. Si potrebbe dire, con MUSSOLINI, che “IL NUMERO E’ POTENZA”, ma l’antica funzione della Massoneria è diventata un ricordo sbiadito. Quello che conta ora per il massone è beneficiare della vasta ragnatela di iscritti per promuovere i propri COMMERCI o per SISTEMARE i propri figli in posti di prestigio e altamente lucrativi.

È immorale arricchirsi all’ombra di una istituzione che era nata per tutelare la identità dell’individuo di fronte ad ogni abuso o prevaricazione. E’ immorale che il figlio del massone trovi subito lavoro senza sottoporsi a concorso come gli altri comuni mortali. È immorale vedere che il figlio del massone fa una carriera più veloce pur non brillando per capacità.

È immorale che il figlio del massone, senza qualità o con scarse capacità, trovi il suo posto al sole in Italia mentre chi ha qualità da vendere è costretto ad ingrossare la fila della FUGA DEI CERVELLI. È immorale vedere che un avvocato, che non ha avuto successo nella professione, venga riciclato in un posto pubblico di prestigio senza concorso.

È immorale vedere che le sentenze dei giudici vengano “AGGIUSTATE” a beneficio del massone. È immorale che il massone non segua l’iter burocratico negli uffici pubblici, ma si trovi sempre in testa alla lista.

Questa Massoneria, che ha tralignato dalla sua funzione originaria, altamente morale, di difesa dei diritti dell’individuo, dovrebbe essere combattuta come un’istituzione perniciosa per l’individuo e per il bene pubblico in quanto nega il cardine della democrazia: il MERITO.

Questi POTERI FORTI, che agiscono nell’ombra a favore dei propri iscritti, minano la effettiva affermazione di una SOCIETA’ DEMOCRATICA, in quanto fanno venire meno uno dei suoi canoni fondamentali: l’UGUAGLIANZA DEI CITTADINI. Il massone, il figlio del massone, il parente del massone, l’amico del massone, l’amico dell’amico del massone diventa, IPSO FACTO, PIU’ UGUALE degli altri cittadini.

RIBELLIAMOCI. Anche se non siamo toccati direttamente. Non facciamo come lo STRUZZO, che, per non vedere, mette la testa sotto la sabbia.

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