venerdì 21 dicembre 2007

LE IDEE CHE CONTANO: IL PRINCIPIO DI TOLLERANZA

IL PRINCIPIO DI TOLLERANZA
Il principio di TOLLERANZA fu una conquista dell'uomo del XVII secolo, il quale prese coscienza che la sua verità religiosa poteva coesistere con quella di un altro.

Fino a quell'epoca aveva predominato l'INTOLLERANZA e ogni diversità veniva combattuta versando il sangue del DIVERSO. Lo avevano fatto i Romani pagani con i cristiani. Lo avevano fatto i cristiani con altri cristiani che osavano percorrere strade differenti per arrivare alla verità.

I papi, nel medioevo, non avevano predicato le crociate solo contro i musulmani per liberare i luoghi sacri. Le avevano predicate anche contro quei loro confratelli che ritenevano eretici, come gli albigesi del sud della Francia.

Fu l'ultimo sangue versato nelle guerre di religione del XVII secolo che fece capire che la coscienza degli uomini non si cambia con le guerre e si decise di lasciare la libertà di andare in paradiso per la strada che più si riteneva opportuna (PRINCIPIO DI TOLLERANZA).
Oggi si sta affermanado il PRINCIPIO DEL RISPETTO, che supera quello di tolleranza.

sabato 15 dicembre 2007

LA DEMOCRAZIA E' UNA MENTALITA'?

Sgombriamo il campo da un possibile equivoco… La mentalità democratica non è facile da acquisire… Per fare un esempio… gli italiani… nella stragrande maggioranza… non la posseggono…
Gli italiani hanno ancora una mentalità anarchica-borbonica… sono anarchici per quanto riguarda le loro libertà personali… che vogliono siano le più ampie possibili… sono borbonici per quanto riguarda le libertà degli altri… che desidererebbero più limitate possibile…
Se vogliamo… gli italiani sono ancora vittime del loro passato storico recente… quando la libertà era la libertà solo di Uno… Il resto… come diceva Mussolini… era “massa” e la massa non ha forma… né identità…
La mentalità democratica… per formarsi… ha bisogno di un lungo tirocinio nell’uso della libertà… che diventa vera libertà solo quando è basata su regole certe (leggi) che sono a fondamento della libertà di tutti e di ciascuno…
Ma la mentalità democratica si afferma solo quando queste regole (leggi) vengono interiorizzate da ogni singolo cittadino per diventare un costume di vita… un imperativo morale… che ci impone di osservare la correttezza del nostro agire anche quando questo non corrisponde esattamente al nostro tornaconto personale… ma è perfettamente in linea con il tornaconto generale…
Ecco perché si dice che “la mentalità democratica si succhia con il latte materno”… Noi italiani a questo non siamo ancora arrivati… ci arriveremo… come ci sono arrivati altri popoli prima noi… dopo un lungo… lunghissimo… periodo di confusione tra il privato dell’io egoistico e il generale dell’interesse collettivo…
Noi italiani siamo ancora nello stadio di ricorrere a qualsiasi “trucco” pur di arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissi… barare in un concorso pubblico non lo vediamo come qualcosa di disdicevole perché significa non essere leali verso lo Stato… se non ci sono posti da attribuire… (come nel caso delle abilitazioni alle professioni liberali) o significa… se ci sono posti da attribuire… “appropriarci” di qualcosa che per “diritto” apparterrebbe a qualcuno che ha più meriti di noi…
Io non ho avuto una mentalità democratica quando… in una università americana… mi sono offerto di aiutare il mio compagno di banco… in difficoltà… a superare un esame sbarramento… ma egli mi ha dato una grande lezione di mentalità democratica… che mi ha segnato… quando mi ha risposto “no!… thanks… this would cheating” (no!… grazie… questo significherebbe essere sleali)…
Egli non ha superato lo sbarramento… io ho capito che la sua mentalità era superiore alla mia…

sabato 8 dicembre 2007

COSENZA: SECONDA?

Cosenza… per tutta la sua storia millenaria… è stata un faro di cultura per tutta la calabria… anche urbanisticamente è stata la città più attraente delle sue consorelle calabresi…
Questo fino a ieri… oggi non è più vero…
La cultura… dalla nascita dell’università della Calabria… si è trasferita a Rende… Anche urbanisticamente Rende sta oscurando la città capoluogo e sta crescendo con una visione da grande città caratterizzata da una forte vitalità sociale che proviene dal suo ambiente universitario…
Cosenza… invece… sta perdendo terreno e finirà col diventare la periferia squallida di una grande e fiorente Rende… Gli amministratori di Cosenza non hanno saputo… e non sanno… giocare le loro carte per mettere Cosenza al centro di questo grande fermento culturale e sociale creato da una università che è destinata a diventare una star nel panorama universitario italiano …
Tranne Viale Parco… la storia urbanistica di Cosenza… nell’ultimo cinquantennio… è stata la storia di fallimenti… Si è pensato a costruire su ogni centimetro quadro senza una visione d’insieme (piano urbanistico evoluto) che desse l’idea di una città a dimensione d’uomo… e questa… purtroppo… è una pratica politica che continua ancora oggi…
Quando gli amministratori attuali individuano uno spazio libero non lo utilizzano per rimediare agli errori del passato… ma lo utilizzano per concessioni edilizie perché partono da un concetto sbagliato… Pensano che la fuga dei cosentini a favore di Rende sia dovuta alla mancanze di case… Non si rendono conto che una città più evoluta urbanisticamente… come Rende… offre una migliore qualità della vita…
Ecco perchè Rende attrae… offre una migliore qualità della vita… Gli amministratori di Cosenza… se vogliono voltare pagina… devono competere su questo campo… Devono ripensare urbanisticamente la città… razionalizzando la struttura urbana esistente per ricrearla a misura di città evoluta che sa… e può… offrire ambienti e servizi più evoluti…
Quello che non sanno gli amministratori attuali di Cosenza è che questo si può fare a costo zero per il Comune… il quale dovrebbe riservarsi solo il ruolo di INDIRIZZO E COORDINAMENTO… il resto dovrebbe lasciarlo fare all’iniziativa privata… che investirebbe il suo kow how ed i suoi capitali con grandi vantaggi per se stessa… ma anche per la città e per i cittadini… che avrebbero una città più bella e più funzionale… con abitazioni migliori… strade più ampie… un più alto numero di piazze… giardini pubblici più diffusi e verde attrezzato per i propri figli…
Il singolo cittadino cosentino… se vuole fare la sua parte… si deve sentire partecipe di questo auspicabile riscatto di Cosenza pretendendo dai partiti di proporre… alle elezioni… amministratori non politici … che abbiano dimostrato di avere idee… fantasia… capacità intellettuali… forte personalità… e che siano… soprattutto… capacissimi organizzatori per restituire la città al suo antico ruolo e non essere SECONDA A NESSUNO… col dovuto rispetto e grande ammirazione per Rende…

domenica 2 dicembre 2007

GLI STATI UNITI D'AMERICA: UNA DEMOCRAZIA CRUDELE

Noi italiani dobbiamo molto agli Stati Uniti… ci hanno aiutato a rimetterci in piedi nel primissimo dopoguerra e hanno dato un grosso contributo per evitarci di cadere preda del comunismo rampante in un momento di svolta della nostra storia (1948)…
Ma… riconosciuta la nostra gratitudine a questo grande Paese… dobbiamo dire con forza che la loro non è una società giusta… non lo è mai stata… e forse non lo sarà mai… le mentalità sono difficili da cambiare…
La causa sta nel loro peccato d’origine… Essi hanno fondato il loro Stato sull’”etica protestante”… la quale esigeva … ed esige… che ogni individuo deve dimostrare a stesso… e al mondo… di essere un “prescelto”… e il metro di paragone era… ed è… il successo…
L’uomo che ha successo nella vita… in qualsiasi campo… è un “prescelto” e… quindi… destinato a salvarsi nella vita ultraterrena (i protestanti non credono nella tripartizione dell’al di là in inferno… purgatorio e paradiso)…
Per questo motivo… la funzione dello Stato è quella di rimanere “neutrale” nei rapporti sociali… ogni individuo deve contare solo su se stesso nella libertà più totale… egli deve poter cogliere le “opportunità” che gli si presentano senza impedimenti di sorta… ecco perché... se sei un vincente... “l’America è la terra delle opportunità” … Ma... se non sei un vincente... è anche la terra della più profonda ingiustizia sociale…
Il cittadino non può aspettarsi nulla dallo Stato… Nemmeno un sistema sanitario pubblico che lo garantisca dalla “culla alla tomba”… come avviene in Europa… ma deve provvedere personalmente stipulando un’assicurazione privata contro le malattie… ed è qui che una grande democrazia diventa una società ingiusta… crudele…
La polizza assicurativa privata contro le malattie ha un tetto di spesa… oltrepassato il quale si deve pagare di tasca propria… il ricco si può permettere una polizza che copre tutto e vivere tranquillo… la classe media se ne può consentire una che copre quasi tutto e la sua tranquillità è relativa… l’operaio non può andare oltre il minimo vitale… e non ha alcuna tranquillità…
Questi ultimi due ceti sociali piombano nella disperazione più nera in caso di una disoccupazione prolungata che non consente loro di pagare l’assicurazione malattie… né possono contare sull’aiuto dello Stato… lo Stato interviene solo se non si possiede alcuna proprietà… avere una casa significa che devi venderla per far fronte alle tue necessità di denaro… lo Stato ti garantisce l’assistenza sanitaria essenziale solo se sei un disoccupato nullatenente…
E’ questa bruttura sociale che è intollerabile negli Stati Uniti… la povertà è una condizione di abbrutimento e di degrado… è qualcosa che in Europa non conosciamo… fortunatamente…